Milano, 6 maggio 2015
Ai fedeli della Diocesi di
Milano
Carissime e
carissimi,
parlare della famiglia
come soggetto di evangelizzazione significa individuare nella famiglia in
quanto famiglia, cioè a partire dalle relazioni che la costituiscono e che
accompagnano il cammino dei suoi membri (sposa, sposo, genitori, figli, nonni, parenti,
amici e conoscenti), una realtà ecclesiale e sociale chiamata a vivere con fede
esplicita gli elementi che caratterizzano la vita quotidiana di ogni uomo e di
ogni donna (affetti, lavoro, riposo, male fisico, dolore, sofferenza e morte,
male morale, educazione, giustizia, edificazione di una vita buona).
In questo contesto la Chiesa ambrosiana è impegnata ad
approfondire il significato e le conseguenze pratiche dell’affermazione
centrale della Relatio Synodi circa la famiglia come soggetto di evangelizzazione.
Il Santo Padre, nell’intervento finale della III Assemblea
Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ha rivolto a tutti i fedeli questa
raccomandazione: «Ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento
spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e
innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare; a dare risposte ai tanti
scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie» (18 ottobre
2014).
La comunità cristiana è impegnata, in modo del tutto
particolare, ad accompagnare le famiglie ferite. I mass media stanno dando
molta eco alle problematiche delle famiglie ferite e ad altre questioni
scottanti affrontate dall’assemblea sinodale. Spesso, tuttavia, non riescono a
cogliere la vera natura del lavoro dei padri sinodali e della partecipazione
del popolo di Dio alla preparazione di tale lavoro.
A questo cammino della Chiesa universale, la Chiesa ambrosiana
intende partecipare, con spirito di comunione e di particolare riguardo nei
confronti degli sposi che soffrono a causa della loro condizione di separati o
di divorziati. Come afferma la Relatio Synodi
al n. 49: «Circa le cause matrimoniali lo
snellimento della procedura, richiesto da molti, oltre alla preparazione di
sufficienti operatori, chierici
e laici con dedizione prioritaria, esige di sottolineare la
responsabilità del vescovo
diocesano , il quale nella sua diocesi potrebbe incaricare dei
consulenti debitamente preparati che possano gratuitamente consigliare le parti
sulla validità del loro matrimonio. Tale funzione può essere svolta da un
ufficio o persone qualificate (cfr. Dignitas Connubii, art. 113, 1)». In secondo luogo, il 47° Sinodo
Diocesano (cfr. cost. 423 § 3-4) aveva previsto che in ogni zona pastorale si
predisponesse un qualificato servizio di consulenza pastorale, morale e
canonistica. Svolto da operatori specificamente preparati, in stretto
collegamento con i consultori familiari, tale servizio avrebbe dovuto
affrontare ed eventualmente risolvere situazioni di crisi matrimoniale,
discernendo e accompagnando famiglie ferite, e verificando l’opportunità di
avviare un’eventuale causa di nullità matrimoniale.
Sulla base di queste premesse, sentito il Consiglio
Episcopale, ho deciso di istituire nella nostra diocesi l’Ufficio
diocesano per
l’accoglienza dei fedeli separati. Questo ufficio, che diventerà operativo
in occasione della Festa di Santa Maria Nascente (8 settembre 2015), avrà inizialmente
come sedi Milano, Varese e Lecco. L’Ufficio è pensato come un servizio
pastorale per i fedeli che vivono l’esperienza della separazione coniugale
agevolando, laddove se ne diano le condizioni, l’accesso ai percorsi canonici
per lo scioglimento del matrimonio o per la dichiarazione di nullità (giungendo
nei casi dovuti fino alla presentazione del cosiddetto libello presso il
Tribunale diocesano). Caratteristiche peculiari di tale ufficio sono le
seguenti: essere espressione diretta della cura del Vescovo verso i fedeli; favorire
l’accelerazione dei tempi per un eventuale avvio del processo di verifica di
nullità; collaborare con l’opera dei consultori familiari, le cui competenze
restano immutate, e con i patroni stabili del Tribunale ecclesiastico.
L’Ufficio svolgerà le sue funzioni in modo gratuito.
Oltre al Decreto Arcivescovile, la Cancelleria ha predisposto
un nota di commento, la cui attenta lettura raccomando soprattutto ai sacerdoti
e a quanti collaborano attivamente alla pastorale familiare.
Affidando alla Madonnina la XIV Assemblea Ordinaria
del Sinodo dei Vescovi, che avrà luogo nel prossimo mese di ottobre, vi chiedo
speciali preghiere anche perché questo nuovo Ufficio possa rappresentare una
modalità per far brillare la bellezza e l’importanza della famiglia presso
tutti i nostri fratelli.
Nel Signore vi benedico
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